INDICE

PREFAZIONE                                                                         5

INTRODUZIONE                                                                     7

RINGRAZIAMENTI                                                                 9

ELENCO DI DATE ANNUNCIATE                                        11

CONFESSIONI VARIE                                                          49

IL CASO DEI TESTIMONI DI GEOVA                                  59

LE DATE                                                                               61

1874                                                                                      63

1914                                                                                      67

1925                                                                                      73

1975                                                                                      77

2000                                                                                      83

2034                                                                                      85

UN CASO INTERESSANTE                                                 87

FALSI PROFETI?                                                                 91

PROFETI ISPIRATI?                                                            93

L’ASPETTATIVA DEI PRIMI CRISTIANI                              95

CONCLUSIONE                                                                    99

POSTFAZIONE                                                                    103

BIBLIOGRAFIA                                                                    105

 

INTRODUZIONE

Mille e non più Mille … e siamo arrivati al Duemila aspettando il Tremila. L'anno Mille era atteso con pazienza, speranza e paura. Ma non successe nulla. Siamo arrivati al Duemila attendendolo con la stessa pazienza, speranza e paura ed è passato anche questo.

La fine del mondo è un tema centrale della fede cristiana. I credenti l'attendono come il momento in cui Dio giudicherà il mondo e porterà alla salvezza coloro che hanno creduto in lui.

Nel corso dei secoli, diverse date sono state proposte per la fine del mondo, alimentando profezie e congetture. Queste hanno alimentato l'attesa di eventi apocalittici. Chi più chi meno, ha atteso qualcosa o qualcuno come la “fine del mondo”, il “rapimento della Chiesa”, il “ritorno del Messia”, l’“inizio del Millennio” e molto altro ancora.

C'è chi ha atteso la fine del mondo, chi il rapimento della Chiesa, chi il ritorno del Messia o l'inizio del Millennio. Le aspettative, nel corso dei secoli, sono state diverse.

Ad esempio, uno dei massimi esperti di movimenti religiosi scrisse al riguardo: “Uno storico av­ventista, LeRoy Edwin Froom (1890-1974), ha raccolto nei quattro vo­lumi e nelle quasi quattromila pagine della sua monumentale The Prophelie Faith of Our Fathers una documentazione straordinaria su cen­tinaia o meglio migliaia di personaggi, alcuni noti e altri sconosciuti, che hanno cercato con i calcoli più disparati di fissare un grande nu­mero di date diverse per la fine di questo mondo. Soprattutto con l’e­splosione del profetismo numerologico nei secoli XVIII e XIX si può dire che non vi sia anno che non sia stato indicato come quello della fine” (Introvigne M., I Testimoni di Geova: già e non ancora, pagg. 22, 23).

Nel I secolo alcuni discepoli di Gesù parlavano ansiosamente della fine. In una delle loro domande nel passo di Matteo 24:3 chiesero a Gesù: “Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?” (NR). Un’altra traduzione della Bibbia riporta la domanda in questo modo: “Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo” (CEI 1974).

Le credenze sulla fine del mondo sono basate su diversi passi della Bibbia, in particolare nel Nuovo Testamento, dove Gesù Cristo stesso parla di questo evento. In Matteo 24, Gesù descrive una serie di eventi che precederanno la fine del mondo, tra cui guerre, carestie, pestilenze e terremoti.

L'Apocalisse di Giovanni, l'ultimo libro della Bibbia, fornisce una descrizione più dettagliata di questi eventi apocalittici. Giovanni vede visioni di guerre, carestie, pestilenze, terremoti, cataclismi naturali e la battaglia finale di Armaghedon.

Sulla base di tutto questo, molti hanno concluso che ci sarà una “fine del mondo”. Ma è davvero così?

Gesù in Matteo 24:42, rivolgendosi ai suoi discepoli, disse: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” (CEI 1974). Comunque, alcuni conclusero che la fine del mondo, o meglio, del presente sistema di cose, era vicina, imminente. In ogni caso, per un cristiano non è errato credere che la fine predetta sia vicina.

Gli apostoli sapevano che prima della cosiddetta fine si sarebbero dovuti verificare alcuni eventi di portata storica, qualcosa doveva essere più unico che raro. Nonostante ciò, qualche tempo dopo chiesero a Gesù: “Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?”. 7 Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta” (Atti 1:6, 7; CEI 1974).

Da questa scrittura capiamo che anche i più stretti seguaci di Gesù Cristo erano ansiosi della fine. In seguito, l’apostolo Giovanni scrisse: “Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù” (Apocalisse 22:20; CEI 1974).

Pertanto, se per un cristiano del I secolo era normale pensare che la fine potesse venire a breve, a maggior ragione noi dobbiamo credere che “la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti” come scrisse Paolo in Romani 13:11 (CEI 1974).

In questo libro saranno considerate le principali date e le diverse interpretazioni relative alla fine del mondo, alla venuta del Messia, al regno millenario e ad altri eventi apocalittici.

                                                                       Felice Buon Spirito

 

PREFAZIONE

 

L'Orologio dell'Apocalisse, dal 2023, segna le 23:58:30, siamo a soli 90 secondi dalla catastrofe globale. Nel 2012, erano cinque i minuti che ci separavano dalla mezzanotte simbolica più temuta e indagata nella storia dell'umanità. Oggi, non siamo mai stati così vicini alla mezzanotte del mondo.

Ce lo conferma il Bulletin of the Atomic Scientists (fondato da Albert Einstein nel 1945), che, alla luce delle allarmanti condizioni del nostro pianeta, teme che il suo ultimo respiro stia per compiersi.

Se gli scienziati hanno sentenziato sull'inesorabilità del destino del nostro meraviglioso pianeta, qualora la volontà e l'azione umana non dovessero bastare a risolvere, ove possibile, il danno causato, anche altri, soprattutto altri, ci raccontano da tempo come il mondo un giorno non sarà più.

La fine del mondo ha da sempre affascinato e inquietato l'umanità. Sin dalle epoche più remote, diverse culture, tradizioni religiose e movimenti spirituali hanno cercato di rispondere alla grande domanda: quando e come finirà il mondo? Le risposte, spesso associate a visioni apocalittiche, hanno alimentato speranze, paure e aspettative.

L'autore di questo libro affila nuovamente tutte le sue armi: conoscenza, studio, ricerca, raffronto e verità. Esplora così le previsioni e le profezie elaborate dalle varie confessioni religiose riguardo la fine dei tempi, offrendo un affascinante viaggio attraverso secoli di interpretazioni e credenze.

Dai testi sacri dell'antico Egitto ai rotoli del Mar Morto, dalle profezie cristiane alle tradizioni millenarie delle religioni orientali, ogni cultura ha espresso, in modi diversi, un'idea di catastrofe finale o di trasformazione radicale. Alcune tradizioni vedono la fine del mondo come un evento distruttivo, un momento in cui l'umanità sarà giudicata e il male verrà eliminato. Altre, invece, la considerano una rinascita, l'inizio di un nuovo ciclo cosmico o di una nuova era.

Nel corso della storia, figure carismatiche e profeti hanno preannunciato date precise per la fine del mondo. Alcuni di questi annunci hanno scatenato panico e disordine sociale, mentre altri hanno suscitato un profondo senso di riflessione spirituale e di preparazione. In certi casi, le date profetiche sono trascorse senza che nulla di drammatico accadesse, spingendo a reinterpretazioni, scuse o nuovi calcoli. Questo fenomeno ha mostrato quanto possa essere complesso e variegato il rapporto tra fede, interpretazione religiosa e tempo storico.

Questo libro si propone di esaminare le diverse previsioni apocalittiche, indagando principalmente il pensiero dei Testimoni di Geova, coraggiosi predicatori che hanno come missione quella di 'indicare i segni dei tempi'.

Felice Buon Spirito risponde con penna acuta ai detrattori. Studioso convinto dell’esistenza di Dio, come dimostrano le sue opere dalla scrittura impegnata, anche in questa stesura emerge come un lucido pensatore: la sua fede è forgiata dal ragionamento e perorata da un’acribia posseduta e fortemente ricercata solo da chi mira alla verità dirimente.

Raccoglie così, come il più abile dei cercatori, il maggior numero possibile di orologi dell'Apocalisse, per consegnarceli in un rapporto dettagliato affinché ne avessimo contezza.

Approccio accademico e rigore scientifico caratterizzano la sua ricerca, un'attitudine intrinseca a qualsiasi scala di analisi e argomento egli affronti. Felice Buon Spirito è interessato a fatti dimostrabili, osservando super partes informazioni, affermazioni e obiezioni.

È interessante notare come, nonostante le diverse interpretazioni e tradizioni, le profezie sulla fine del mondo abbiano spesso avuto un impatto simile sulle persone: stimolano la riflessione sul significato della vita, sulla giustizia divina e sul destino dell'umanità.

L’autore, come noi, non conosce il giorno in cui il mondo cambierà volto definitivamente. Consapevole di questo, ha esplorato il tema con apertura intellettuale, lontano da protervia alcuna, sempre accompagnato dall'audacia, sua amica, chiedendoci tacitamente medesime qualità nello scorrere le sue pagine, con la volontà di indicarci non i misteriosi numeri della fine del mondo ma solo i "segni dei tempi".

                             

Sonia Celeste Millan